Poker di Lecce

per Paolo di Ostia e Riccardo di Fiumicino.

Settembre 2001,

come spesso accade in questo periodo il problema principale per chi si dedica alla traina con il vivo è il reperimento dell'esca (in genere quando ci sono molti predatori non c'è vivo e viceversa).
Eravamo al corrente della massiccia presenza di Lecce alla foce del "nostro" fiume tevere e dovevamo cercare al più presto di catturare almeno 3 o 4 pesci da innescare.
Appena in mare ci arriva la "soffiata" che un banco di sugherelli stava stazionando poco fuori dal porto canale di Fiumicino ci dirigiamo a tutta velocità sul posto ed in breve tempo catturiamo 6 sugherelli di buona dimensione.
L'equipaggio era composto solamente da me (Paolo) e Riccardo ma, come spesso accade dopo qualche tempo che non andiamo a pesca, eravamo così "ingrifati" (termine romano che sta per "particolarmente desiderosi di pescare qualcosa" e che può essere usato anche in altre occasioni...) che decidemmo di mettere in pesca ben 3 canne:
-canna 6-12 Lbs su downrigger
-canna 12-20 Lbs a galla
-canna 20 Lbs a fondo con piombo a sgancio

Già al primo passaggio riusciamo a prendere la prima leccia, ma il bello doveva ancora venire infatti, al secondo passaggio parte prima una canna poi una seconda ed infine quando sia io che Riccardo stavamo combattendo e contemporaneamente cercando di manovrare la barca per evitare che le lenze si annodassero, anche la terza.
Ovviamente delle tre lecce riusciamo a catturarene solo 2.

Dopo poco ne catturiamo ancora un'altra ed infine l'ultimo sugherello ci viene "scippato" in seguito ad un evidente ritardo sulla ferrata dovuto ormai alla scarsa concentrazione e all'evidente appagamento.

• Foto delle 4 lecce

Complimenti della redazione a Paolo e Riccardo, e al loro splendido Poker.