Vi racconto la giornata di pesca.
Uscita dal canale alle ore 8:30 circa ci siamo recati alla terza secca di Paterno su profondità di 80 metri. Dopo una strisciata di pastura di circa un miglio cominciamo a pescare.
Caliamo in acqua 3 canne: 2 da 30 libbre e una stund-up 30-50, armate con terminale doppia forza da 100 Lbs e ami gamakatsu 8/0.
Inneschiamo le sarde: innesco tradizionale, cioé singola con la pancia verso l'alto. Acqua limpidissima mare scoppiato e corrente quasi nulla: le sarde scendevano quasi a picco sotto la barca.
Tutta calma, niente attività, neanche l'eco segnala presenze.
Alle ore 12:00 circa mentre cambiavo l'esca alla 30 Lbs di Flavio, Stefano tira un grido: "Giuliooo".
Io istantaneamente mi giro, vedo il seggiolino girato dalla trazione della canna alloggiata in esso e poi il rumore più bello che un pescatore può sentire: il cicalino del mulinello.
Mi metto ai posti di combattimento con l'adrenalina a 1.000 e la paura matta di perdere il "primo tonno".
Il combattimento é cominciato sollecitando le prime fughe del pesce per poi chiudere gradualmente la frizione ed incominciare la "pompata".
Il combattimento é durato circa 20 minuti, non molti ma sofferti 1 per 1 fino alla fine, fino a quando il mio affezionato raffio dell'italcanna mi ha dato la sicurezza del successo.

Un salutone a tutti. E alla prossima pescata
Giulio e Stefano da Ostia Lido.