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La pesca del Tonno in DriftingTonni Solitari




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Tonni Solitari

 

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Tonni Solitari

 

Santiago
Vedi Net io penso che i tonni, che a vario titolo rimangono in una determinata zona e quindi conquistano quel territorio, si sentono a casa loro, non entrano forse in competizione alimentare perché in qualche modo hanno trovato una fonte alimentare "comoda".
Pensa che da dove mi trovavo in pesca, con 150 mt.di fondo, a circa 1 miglio il fondo arriva a 500 mt e a 3 miglia arriva a 1000 mt.
Per Sardus - vado a Santa Maria Navarrese ed il periodo va dal il 15 Agosto al 30.

 

Nettuno
Sempre con case history


PASTURA E IPNOSI:
Diversi anni fa ero neanche ad 1 miglio dal porto di Pesaro, avevo ancora il gommone.
Sacco di pastura fine fuori a pelo d'acqua. Ad un certo punto il pesce smette di mangiare, dopo un po' mi impensierisco, si fa per dire, e controllo il sacchetto. Sulla sua scia odorosa a pochi metri, circa 2, c'era un grosso pesce (qualche kilo) che se ne stava li, pinneggiando ma rimanendo alla stessa distanza aspettando che qualche pezzetto + grosso fuoriuscisse per mangiarselo.
Non avevo il "fucile", perché solo con quello sarei riuscito a prenderlo; ci ho provato con tutto, ma niente, non si spaventava neanche alla vista della mia modesta figura fisica. Imbambolato ed inebriato, quasi drogato. Solo lo spostamento della fonte degli odori lo spazientiva.


Ma ancora a luccardi, sempre con il gommone e il sacco della pastura fine. L'azione di pasturazione era coadiuvata da piccoli pezzetti di sardoncino tagliato e gettati ad intervalli costanti sempre nello stesso punto e che calcolando la caduta verso il fondo, dovevano incrociare l'innesco con l'amo. Ebbene i luccardi li prendeva la canna che aveva l'esca lungo questa "strada" di pezzetti più grossi, nonostante la pastura andasse un po' ovunque.
La stessa cosa a palamite.


Questa premessa solo per far capire meglio quello che mi è successo in drifting e che andrò a descrivere di seguito.

Parlando quindi sempre di tonni, non in branco dove la competizione è alta e mangiano di tutto, ma di tonni che incrociano la tua scia di pastura e ti seguono, quindi anche solitari, seppur non giganti. Da noi si pesca in scarroccio e raramente ci ancoriamo, la pesca ancorati in adriatico la usano intorno al delta del fiume Po e un po' al sud.
Ebbene mi è successo diverse volte di pasturare fuori dalla scia consueta che parte da poppa e si allunga in mare, su una canna, su una precisa canna ( o meglio esca) la + esterna alle altre che dalle impressioni di corrente e scarroccio mi sembrava di servire meglio. Servire nel senso di portargli le sarde della pastura in zona esca. Lanci quindi a monte del palloncino ad una distanza tale che scendendo arrivasse al profondità più prossima dell'esca. Lanci regolari, assolutamente ad intervalli regolari, con sarde distanziate di 8 metri circa.
Se c'è un pesce, un solo pesce, sta sicuro che si ipnotizza, lo droghi, rimane quasi statico alla sua profondità del momento, aspettando l'arrivo della successiva, sa che arriva ed eccola di nuovo la bella sarda e così via (addomesticamento non in superficie) . Perché il tonno si deve spostare? E chi glielo fa fare? Ecco di nuovo un'altra sarda. E così ti rimane in scia di quella canna prescelta, forse un po' più indietro dell'esca, forse un po' più in profondità, ma sempre ipnotizzato. Mi è successo con il "Jessica", con la mia, con Moricam, con Zebra ecc..


Gli amici mi guardano pasturare con questi lanci a monte di quel palloncino, la più di lato, non capiscono, non glielo dico, non voglio che al cambio un altro si metta a pasturare come sto facendo in quel momento. Non obbligare mai gli altri a pasturare sempre allo stesso modo. E' bello variare, ma non nelle quantità (esagerare o risicare per lunghi periodi), bensì nella tipologia o nella zona di caduta.
Così al cambio per essere sostituiti da un altro nel lavoro di pasturazione……….
Ti parte la canna con il tonno,
pochissimi istanti dopo il cambio.


Immaginatevi il tonno che prima avevate attratto e mantenuto in scia delle vostre sarde presentate sempre nello stesso punto ecc… , quando non se le vede più presentare, stizzito, comincia a cercare la sarda che prima arrivava e che ora non arriva più in quel PUNTO, due pinnate, un luccikio, a eccola, (quella con l'amo) leggermente disassata + alta o + bassa della traiettoria di quelle pasturate fino ad un momento prima.
Che problemi ha questa sarda, fino a pochi istanti prima erano pur tutte buone. Ancora drogato, abbocca e la canna parte, proprio quella su cui avevi pasturato e anche se avevi fatto il cambio con un altro dell'equipaggio che pastura sotto la poppa, o pastura a pezzi ecc… avete il tonno in canna, ma non su una di quelle attualmente sotto la scia dell'attuale discesa della pasturazione, bensì su quella su cui ora non si pastura più.


Tonni solitari senza grossa competizione si trovano spesso anche a fondo (30 metri circa da noi) e non di esagerate dimensioni, in particolare quando in quel tratto di mare sono più le barche in pesca che i tonni che girano.


Lo agganci con la pastura,
si "ipnotizza" prima,
si spazientisce poi … e alla fine si decide a mangiare.

 

E' vero anche una situazione contraria.
Pasturazione con sarde lanciate in sequenza una a destra, una al centro e poi a sinistra così da formare una scia larga una quindicina di metri (con Zebra Porto San Giorgio) dopo una buona mezz'ora il comandante quasi infastidito di quello spreco di sarde, chiede il cambio; so già come pasturerà e per questo stavo facendo in maniera del tutto differente alla sua. Si mette così a pasturare a pezzi di sarda (sarda in tre pezzi) in un angolo della poppa, i tagli cadono proprio sotto le sue forbici… non passano due minuti e la canna sullo spigolo, quella attualmente con l'esca sulla scia dei pezzetti, parte. Il tonno è in canna.

 

Quest'ultima situazione parte da una situazione caotica di lancio di sarde, seppur distanziate (per dare movimento al pesce) per arrivare ad una più statica di pezzetti ma senza sarde intere. Mi immagino il tonno che fino a quel momento mangiava quelle intere, non vedendone più si getta verso quei luccichii di pezzetti e alla vista di una sarda intera si tranquillizza, a eccola finalmente, mi sembra che ce ne fossero ancora, e con la tranquillità con cui mangiava le precedenti, si butta su questa che però ha l'amo.


Se non c'è il tonno è inutile fare tutte queste p... p… p rove, ma vale provare ogni tanto perché se lui c'è, qualcosa accade, provare, come pure a diradare la pasturazione.
The Power of chumming
Sperando di aver dato un ulteriore contributo in un momento di pausa.

 

Santiago
Net, nonostante la distanza geografica molti comportamenti ci avvicinano.
Sempre riferito ai tonni che si presume siano stanziali,pensa che per farli innervosire abbiamo pasturato alternativamente sulle canne esterne, quelle sugli outrigger per intendersi, lanciando le sarde nella loro scia.
Poi improvvisamente quella pasturazione cessava per essere sostituita da altra sotto barca.
Nella speranza che la pausa cessi improvvisamente, un saluto.

 

Nettuno
Ciao Santiago,
fa piacere avere conferma da esperienze altrui, situazioni analoghe e comportamenti analoghi.

 

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5 Luglio - 2005 (Powered by Net Tuna)