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Elenco programmi e risultati delle principali gare di pesca d'altura per l'anno in corso.

 

Cefalopodi:

Traina notturna a calamari

a fine nov. 2002




Siti delle barche con gli equipaggi e i racconti delle loro avventure in mare

 

 



Racconti ed immagini di alcune catture segnalateci per l'anno in corso.








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Traina notturna a calamari

 

La lenza viene collegata al tangone a mezzo di un grosso moschettone inserito su una lasca e breve cima che collega le due parti distali del tangone.

In ultimo una grande idea e cioé uno starlight di grosse dimensioni viene inserito sulla lenza ad una distanza di pochi metri dalla poppa della barca. Questa luce non ha particolari funzioni attrattive verso i calamari, ma svolge un ruolo importante nel momento dell'allamata in quanto solitamente viaggia poco sotto la superficie dell'acqua ma ne fuoriesce quando il calamaro attaccato fa spingere lo stim in superficie, avvisandoci nel completo buio della presa.

Riassumendo sulla caratteristica della montatura, abbiamo circa 10 braccia di lenza fra la barca e lo stim e 8 braccia di terminale max 0.30 fra stim ed artificiale, mentre la canna in superficie pesca 50 mt. dalla poppa. La lenza dal tangone allo stim é più grossa anche per resistere ad eventuali contatti con i secchi di plastica, ma soprattutto perchè nel recuperare il calamaro la lenza viene appoggiata nel pozzetto e deve resistere ad inevitabili calpestamenti. Non troppo grossa però per non impedire allo stim di scendere alla profondità dovuta, uno 0,50 potrà andar bene, a voi la scelta, tanto é anche buio.

L'esca artificiale é della rapala e presenta una bavetta in plastica ed un cestello sulla coda fatto da due serie di punte metalliche.

La temperatura dell'acqua non si é ancora abbassata a dovere e l'orario non é dei migliori, ma il mal di terra ci ha spinto ugualmente in mare sacrificando le ore di sonno ben alcune ore di traina.

Il calamaro mangia infatti verso l'imbrunire fino alle 19,00 - 19,30, dopodiché ricomincia verso le 03.00 fino all'alba.
I colori preferiti per gli arttificiali sono verde e arancio, verde bianco, arancio/rosso, blu e bianco. Diego aggiunge che strano a dirsi, ma da un giorno all'altro possono totalmente cambiare le preferenze per quanto riguarda il colore.

Diego finisce di calare le lenze, siamo in pesca e manca ormai veramente poco alla posta prescelta, ci sistemiamo nel pozzetto ed aspettiamo il primo volontario ed affamato calamaro.

Raggiungiamo un fondale che va dagli otto metri ai 6,5 metri di profondità, dove si trovano roccia con tratti a posidonia, in cui i calamari di questo periodo si portano per accoppiarsi e doporre le uova, ma il mare é bello mosso e l'onda fa segnare sull'ecoscandaglio delle grosse curve, sembrano una serie infinita di secche. Nello schermo compaiono anche i primi segni che ci fanno pensare bene; segni presenti in maniera discontinua e strano ma vero, in abbondanza nel tratto di mare prospiciente lo sbocco a mare di un torrente.

Procedendo verso Est parallelamente allo costa, riusciamo a fare anche meno di 2,5 nodi, mentre nel ritorno con direzione Ovest la Monique non scende sotto i 2,7 nodi, la corrente é infatti a favore, ma nonostante ciò la prima presa é proprio in questo senso. Iniziamo presto a scaldarci l'animo in quanto é lo starlight che fuoriesce dall'acqua così, senza rallentare, Diego comincia a tirar su pian piano il primo calamaro mentre io mantengo la barca in rotta.

Foto ricordo e subito dentro un secchio con poc'acqua preparato appositamente per le prede; il calamaro é li che soffia quando un'altro starlight si alza, e via con il secondo calamaro che Diego lascia a me, é un po' più piccolo del primo ma va bene ugualmente.

 

(Continua)

 


Cefalopodi

Traina notturna a calamari

La Seppia

 

10 Dicembre - 2002 (Powered by Net Tuna)

 


Calamaro