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Calamaro o totano ?

 

Spesso confusi, spesso chiami con lo stesso nome, un po' il colore che li fa confondere e le immagini che vi proponiamo sembrano fatte apposta per questo ma, una differenza sostanziale esiste e che non potrà farvi sbagliare in futuro. A cosa servono, ma in particolare il calamaro, ve lo dimostra Fabrizio nella foto in alto.

Entrambi nuotano per mezzo di "getti" o meglio idrogetti per mezzo cioé della fuoriuscita di acqua dal corpo attraverso un imbuto (sifone), riuscendo così a muoversi velocemente sia avanti o indietro a seconda di come viene orientato il getto; generalmente in avanti per sfruttare meglio l'idrodinamicità del corpo e fare meno resistenza.

All'interno del loro corpo c'é un'ampia camera o cavità del mantello circondata da una parete muscolare (il mantello). Questa camera si estende e si dilata verso l'alto portando l'acqua del mare al suo interno attraverso l'imbuto o facendola fuoriuscire da questo.

In caso di fuga repentina, il mantello viene contratto di colpo e la pressione dell'acqua che fuoriesce fa avanzare o meglio scappare il cefalopode. In occasioni di fuga da un predatore il calamaro fa fuoriuscire anche l'inchiostro nel getto d'acqua per disorientare e meglio sottrarsi per una veloce fuga.

Il nuoto avviene o a mezzo delle pinne sul mantello o a mezzo del getto d'acqua che fanno fuoriuscire dal sifone. La bocca é dotata di due mascelle cornee a becco di pappagallo analoghe a quelle che si trovano nella seppia e che utilizza per uccidere e mangiare le sue prede; o a mordere le mani del pescatore quando cerca di mettere l'amo sui tentacoli per usarle come esca viva.

Calamari Giganti? Quello rinvenuto nel 1878 sulle coste di Terranova pesava quasi 2.000 Kg per una lunghezza di circa 6 metri e i tentacoli più di 10 m. Ma in realtà poi raggiungono anche dimensioni maggiori : Tasmania - Australia . I calamari giganti vivono in grandi profondità e spesso sono preda del capodoglio nei cui stomaci sono stati trovati resti di occhi del diametro di 30 cm. In precedenza, le uniche informazioni disponibili sul calamaro gigante, che può raggiungere la lunghezza di 18 metri, erano state ottenute dall'osservazione degli esemplari già morti o morenti spinti sulle spiagge o finiti nelle reti dei pescherecci.

 

 

Calamaro

E' una specie pelagica, e la ritroviamo nelle acque costiere durante il periodo della riproduzione, fine estate-autunno. Ha migrazioni giornaliere, durante la notte infatti risale in superficie mentre durante il giorno ritrona in profondità.

E' un mollusco cefalopode con corpo allungato. Nel mantello cilindrico sopra il capo, in cui vi é una conchiglia cornea (il calamo), vi sono gli organi interni. Il corpo ha due pinne unite a formare un rombo, nel totano, queste pinne invece formano una figura triangolare. Ha in tutto dieci braccia con ventose: otto più corte e due tentacoli più lunghi con estremità a forma di clava che il calamaro usa per catturare le sue prede. Nel Mediterraneo vivono le seguenti due specie, Loligo forbesi e Loligo vulgaris. Il calamaro predilige le acque fredde, per cui durante i mesi caldi (estate) si trovano a circa 20 metri o più di profondità (può raggiungere 300 m di profondità, vive in mare aperto, a profondità comprese tra i 20 e 100 m), mentre durante l'autunno e i mesi invernali frequentano acque più superficiali e li troviamo a pochi metri dalla riva.

 

 

il Totano

Spendido esemplare di totano pescato nelle acque antistanti a Bocale (RC) catturato in una sera di agosto di mare forte ad una profondità di circa 250 mt.

Un po' di combattimento e poi ecco la piccola presa di circa 2 kg. altezza di 85 cm.

Speriamo di risentirci a presto Felice Foti

 

Il totano, come si evince anche dal racconto di Felice, frequenta acque con maggiori profondità, dove arriva poca luce ed é per questo che si utilizzano fonti luminose per attirarli più in superficie e pescarli.

Spesso é confuso con il calamaro, si può riconoscere osservando le pinne nel mantello, nel calamaro arrivano a metà della lunghezza totale del mantello (forma romboidale), nel totano si trovano inserite all'estremità inferiore (forma triangolare).

Anche questa è una specie generalmente pelagica, vive al largo con fondali dai 100 ai 600 m di profondità e, come il calamaro, compie migrazioni giornaliere, così lo troviamo più in superficie di notte e più in profondità di giorno.

Le uova liberate dal totano, tenute insieme fra loro, si presentano come ammassi gelatinosi che galleggiano trasportati in superficie o sul fondo dalla corrente, mentre quelle del calamaro vengono fissate su substrati sommersi (habitat della poseidonia)

 


9 Settembre - 2006 (Powered by Net Tuna)

 


Calamaro
Fabrizio