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Ecologia del Plancton

 

in questo articolo, didattico e abbastanza semplice da capire, ci vogliamo soffermare sull'importanza che riveste il plancton nell'ecosistema marino, dove il più grande mangia il più piccolo e il predatore mangia a sua volta muovendosi dietro gli spostamenti della complessa catena alimentare.


Definizioni e divisioni del plancton

Il plancton si definisce come l'insieme degli organismi pelagici in sospensione nella colonna d'acqua, suscettibili di essere trascinati dalle correnti; si differerenzia dal necton, i cui organismi nuotano e possono spostarsi in modo autonomo in rapporto al loro ambiente e dal benthos, costituito dagli organismi che popolano il fondo,ancorati ad esso o che su di esso di muovono.
Queste differenze fra il plancton, il necton e il benthos non sempre sono così nette; numerosi organismi planctonici sono capaci di effettuare spostamenti verticali rapidi e di grande ampiezza, mentre alcuni organismi nectonici o bentonici conducono in alcuni stadi del loro sviluppo una vita planctonica,
La grande maggioranza degli organismi planctonici, comunque, non può spostarsi che relativamente poco nel mezzo ambiente.
La grande maggioranza degli organismi planctonici possiede dimensioni dell'ordine del centimetro o del millimetro, per il plancton animale, e dell'ordine del centinaio o delle decine di micron per il plancton vegetale (1micron (µ) è pari ad 1/1000 di millimetro).
Le modalità di nutrimento danno luogo alla distinzione fondamentale fra il plancton vegetale o fitoplancton, autotrofo, capace di sintetizzare le sue sostanze grazie alla fotosintesi, e il plancton animale o zooplancton eterotrofo che, per alirnentarsi, utilizza la produzione primaria del fitoplancton.
Un'altra distinzione, di ordine biologico, è ugualmente importante: essa separa l'oloplancton dal meroplancton; l'oloplancton è costituito dagli organismi il cui ciclo biologico si svolge totalmente all'interno del plancton, mentre il meroplancton è costituito da organismi il cui ciclo biologico si svolge solo parzialmente nel plancton; nel meroplancton una frazione molto importante è rappresentata dal meroplanctcn larvale: numerosi organismi , bentonIci o nectonici, si riproducono infatti, mediante larve a vita planctonica più o meno breve (larve dei ricci, uova e larve della maggior parte dei pesci teleostei).

 

Adattamento del plancton alla vita pelagica

Abbiamo precedentemente definito plancton quel complesso di organismi acquatici trasportati passivamente dalle correnti perchè incapaci di opporsi significativamente al moto ondoso.
Data la peculiare modalità di esistenza, si evince come il principale problema per tutti i planctonti (organismi planctonici) sia il galleggiamento nel mezzo ambiente.
La capacità di galleggiamento degli organismi è condizionata dalla viscosità del mezzo; in un'acqua più densa gli organismi affonderanno meno velocemente che in un'acqua meno densa. La viscosità dell'acqua è una variabile dipendente soprattutto dalla temperatura, ma anche, in minore misura, dalla salinità (l'acqua di mare infatti, a parità di temperatura, risulta più densa rispetto all'acqua dolce).
Le variazioni di viscosità dell'acqua, in rapporto alla temperatura, implicano pertanto che un planctonte, in caduta libera entro una massa d'acqua termicamente stratificata, incontrerà via via più elevati valori di densìtà e viscosità, e quindi la sua velocità di caduta diminuirà progressivamente con l'aumentare della profondità; il rallentamento della velocità di caduta, in ambienti nei quali si abbia un forte sviluppo del termoclino, può essere tanto cospicuo da condurre ad un arresto in quello strato dove il gradiente di variazione della temperatura è massimo.
A questo punto sembra quindi ineluttabile, per tutti i planctonti dotati di scarse capacità locomotorie, un più o meno lento moto di caduta verso gli strati d'acqua più profondi, ma grazie alle correnti, ai venti ed alla turbolenza dell'acqua, in genere, questo processo viene ulteriormente rallentato.
Nell'ambito di una catena alimentare in un'ecosistema acquatico, il fitoplancton, composto da organismi che attraverso il processo fotosintetico sintetizzano sostanza organica, rappresenta un produttore primario, mentre lo zooplancton costituisce un produttore secondario (consumatore primario) o terziario (consumatore secondario), a seconda se si cibi direttamente di fitoplancton o piuttosto di altri zooplanctonti.
Ricordiamo che la diffusione del fitoplancton è molto ampia e nelle vaste distese oceaniche, il fitoplancton rappresenta il principale produttore primario, e, pertanto, la sua quantità e qualità condizionano la vita negli oceani.

 

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20 Luglio - 2006 (Powered by Net Tuna)