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La pesca del Tonno in DriftingTecniche di combattimento del tonno




Elenco programmi e risultati delle principali gare di pesca d'altura per l'anno in corso.

 

Pesca al Tonno:

Tecniche di

combattimento




Siti delle barche con gli equipaggi e i racconti delle loro avventure in mare

 

 



Racconti ed immagini di alcune catture segnalateci per l'anno in corso.








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Combattimento: Tipologie

 

Combattimento con tonno in superficie
Per lo spettacolo che offre è forse quello più emozionante, il tonno in tutta la sua dinamicità e forza rompe la superficie dell'acqua, come un salmone che risale la corrente di un torrente quasi in secca. Il compito dello skipper è più facilitato in quanto con pesce ben visibile non deve fare altro che tenerlo al traverso, procedere quasi parallelo ad esso e pian piano avvicinarlo. L'angler deve pompare dolcemente e lungo fin anche nelle fasi finali perché il pesce rimane comunque lontano dalle eliche avvicinandosi alla barca in superficie; evitare quindi di strattonarlo, basta soltanto spostargli la testa verso di noi, senza contrastare la sua fuga in avanti.
Ma quando si può verificare tale situazione? Solitamente con sedia a poppa e quando dopo la fuga iniziale al seguito dell'allamata, non si recupera velocemente con l'aiuto della barca tutto il filo o gran parte, ma si comincia a tirare il pesce quando da esso ci separano ancora 200 metri circa di lenza. Il tonno anziché affondare sui 40-50 metri (a seconda dei fondali) rimarrà sulla quota in cui ha mangiato cominciando a venire in superficie al seguito delle lunghe pompate dell'angler. Il tonno nella sua fuga iniziale tende a venire in superficie dove, la minor colonna d'acqua sul filo, riduce l'attrito e quindi la fatica di traino facilitandone così la fuga (questo nei fondali adriatici).
Mi è successo una cosa analoga con il primo tonno di stagione, anno 1998, ero alla canna e vedere il tonno che pian piano si avvicinava allo spigolo di poppa, rimanendo in superficie, ci ha tenuto col fiato sospeso fino alla raffiata, come a dire guai a chi parla che se il tonno si spaventa, potrebbe affondare; era sotto il quintale, non era quindi un tonno da 170-200 kg.
In realtà può succedere anche con sedia a prua, era l'anno 1999 e mi trovavo come commissario a bordo dell'equipaggio del "Rondine" durante la gara organizzata dal Circolo Nautico di Cattolica. Sedia a prua e, dopo l'iniziale recupero veloce del filo per avvicinarsi al pesce con la barca, è cominciato il lento recupero con pompate costanti. Ma la barca vedeva la coda del pesce e non il muso, era quindi al seguito e non in anticipo così, dopo poco, il pesce si è riaffondato.
Più il tonno è grosso e più riesce ad andare dove vuole lui, difficilmente si riesce a fargli cambiare idea, l'unica cosa è assecondarlo approfittando dei suoi momenti di crisi.
Combattimento in Stand Up
Questo tipologia di combattimento, a cui rimandiamo la lettura, è stata ampiamente descritta in maniera egregia dall'amico Claudio Camera Roda in un suo articolo: "il tonno per le corna".

Combattimento "allo strappo"
Detto anche all'americana perché in quei posti, i fondali molto profondi richiedono un rapido contrasto alla fuga del pesce per evitare che questo affondi troppo; quando infatti il tonno è a qualche centinaio di metri di profondità per la pressione ed il peso è quasi impossibile ritirarlo su.
Attrezzature molto pesanti, manici ricurvi, canne (unlimited), mulinelli (con cambi di rapporto) e fili robusti e frizione molto stretta per rallentare la fuga del tonno, queste sono le prerogative per portare a termine il combattimento. L'abilità non risiede quindi nel combattere il tonno con libraggi leggeri ma nel concluderlo nel minor tempo possibile.
Motivo differente dalle alte profondità è quando gli equipaggi battono una zona di mare molto limitata, zona che per correnti e nutrimento richiama il pesce, a sua volta cibo dei tonni.

Essendoci diverse barche in pesca molto vicine fra loro è necessario che la fuga del tonno allamato non disturbi le lenze degli altri pescatori. Questo combattimento che vede come fattori fondamentali la rapidità di esecuzione e la forza dell'angler, spesso si conclude in pochi minuti e per non bastare nella stessa giornata possono combattere anche più di 10 tonni, tonni tutti regolarmente liberati.


(combattimento a fondo)

 


Il Combattimento

Premessa

Un po' di Storia

La partenza del pesce

Fasi iniziali

Alcune Tipologie

Fase Finale

La raffiata

L'imbarco del pesce

 

17 Luglio - 2002 (Powered by Net Tuna)