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La pesca del Tonno in DriftingTecniche di combattimento del tonno




Elenco programmi e risultati delle principali gare di pesca d'altura per l'anno in corso.

 

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Combattimento: Fase Finale

 

Sedia a poppa
Finalmente, quanto fino ad ora ipotizzato, si concretizza nella figura argentea che nuota a pochi metri sotto di noi e quello che, fino a poco prima, era un'ipotesi di peso del pesce ora è un'unica esclamazione.
E' GROSSO, supera sicuramente i 200 Kg.
Non si può assolutamente perdere.
Massima è ora l'attenzione affinché non vengano commessi errori come portare i fili sulle eliche, sbagliare la raffiata. L'angler è ormai all'estremo delle forze e della fatica, stanchezza accumulata nelle ore di combattimento, bisogna solo stringere i denti.
La tensione è a 100 e che succede? Squilla un cellulare! Nahhhh, è silenzio radio più assoluto, fosse anche un avviso di burrasca o quasi.
Poco prima era stato preparato il raffio volante, inserito nel suo manico e la cima assicurata ad una bitta, poi riposto in un posto facilmente accessibile ma allo stesso tempo sicuro.
La persona ospite si prepara per le ultime foto, il terminale è quasi al top della canna, dopo qualche istante entra in bobina, ma è un attimo. Il pesce infatti si riprende qualche metro sfilando la doppiatura dalla canna. Ci sono alcuni combattimenti in cui questo vai e rivieni si ripete diverse volte.
L'angler decide di non fermare la lenza con le mani premendola con il palmo della mano sul fusto della canna, il tonno è ancora vivace e forte, non vuole rischiare, forzandolo, che vada sotto i motori recidendo la lenza.
La sedia è posta a poppa su un ampio pozzetto, lo spazio di manovra è quindi buono, l'angler compie però delle pompate brevi recuperando la lenza persa pochi istanti prima. La pompata lunga, nella sua fase finale quando la canna è alta, avvicinerebbe troppo il filo ai pericoli presenti a poppa, e di questo l'angler è consapevole, anche se ciò richiede più energie.
Il filo scende in acqua a tribordo mentre la barca asseconda l'evoluzione del pesce, mantenendo su questo sempre una certa inclinazione, l'amo fuoriesce dal lato sinistro della sua bocca. E' questa una situazione delle migliori che si possano presentare. Il pesce si allontana e si avvicina leggermente alla barca mantenendo comunque la sua distanza.

Ad un certo punto la barca avanza un po' troppo rispetto al pesce e questo ne approfitta per chiudere la sua evoluzione antioraria portandosi completamente a poppa della barca, la sedia al seguito di questo viene violentemente girata per mantenerla in asse con la lenza.

Lo skipper è riuscito a mantenere il filo distante dal piede poppiero, mantenendo l'andatura e virando leggermente a dritta per non mandare le eliche in zona pericolosa. Ma ora i motori sono in folle e il tonno è a circa 15 metri in diagonale dalla poppa della barca.
Si riprende il combattimento cercando di riportare il pesce sempre a tribordo ed ecco nuovamente ricomparire la sagoma argentea. Il pesce sente il pericolo e fa di tutto per mantenersi a distanza.

Piccole pompate e l'angler riesce a guadagnare parecchi metri di filo, il terminale è dentro la bobina, il mate ha già il raffio in mano ed è pronto a sferrare il colpo, quando il tonno, quasi in verticale, si affonda sfilando nuovamente il terminale dalla canna. E' grosso e non ne vuole proprio sapere di farsi avvicinare troppo, ma con quest'ultima fuga ha ormai terminato le ultime sue forze.


(continua)

 


Il Combattimento

Premessa

Un po' di Storia

La partenza del pesce

Fasi iniziali

Alcune Tipologie

Fase Finale

La raffiata

L'imbarco del pesce

 

18 Luglio - 2002 (Powered by Net Tuna)