La giornata di pesca
Un invito sul Cortomaltese di Paolo?? Difficile da rifiutare.
Essendo le mie zone di pesca lontane diverse miglia dalle
sue, nessun problema da parte di Paolo circa le poste migliori
da battere in questo periodo, poste a cui tiene in particolar
modo.
Fino all'anno scorso avrei scartato l'ipotesi di un'uscita
invernale con un open di circa 6 metri, ma quest'anno con
il 25 piedi riparato e più confortevole sicuramente
si ripeterà, sempre a caccia di grosse gallinelle.
Gallinelle che fino a qualche anno fa si pescavano anche
in buon numero e soprattutto di grossa pezzatura, dai 2
fino ai 4 chili e più. L'intenso sfruttamento dei
fondali ha fatto si che per trovare le gallinelle più
grosse ci si deve spostare sempre più al largo, dove
la pesca professionale ha una minor pressione ambientale.
Ci sono alcune cose che mi hanno stupito e che di seguito
vi racconterò.
La prima é l'organizzazione pensata fino nel minimo
dettaglio, ma poi anche quella che il GPS cartografico
sembra un campo di battaglia, con un'infinità di
bandierine colorate ad indicare tipologie di prede, tecniche
e periodi di pesca.
Nella foto in alto vi é un sistema molto efficace
e molto pratico (si può smontare il tutto in più
pezzi e riporre il tuto in un gavone) che consente di impiegare
più canne senza incorrere in ricorrenti intrecci
di lenze e terminali; fino ad otto canne in contemporanea.
Certo che per evitare intrecci si possono anche filare
le esche a differente distanza dalla barca, ma quelle più
vicine hanno dato i migliori risultati, forse anche perché
erano le prime ad essere incontrate dalle gallinelle durante
lo scarroccio.
Appena in pesca, a causa di uno scarroccio non troppo ideale,
caliamo due secchi in acqua per rallentare il moto, passano
pochi minuti ed ecco che l'ecoscandaglio suona e subito
mi dice di muovere le canne. E le gallinelle ci rimangono.
L'ecoscandaglio non suona, muovo ugualmente le canne e nulla
di fatto. Poi risuona, movimento alle lenze e ancora gallinelle.
Alzare e riabbassare i piombi aumenta l'attrazione verso
le nostre esche in quanto gli viene impresso un movimento
di sali e scendi ed inoltre il leggero rumore della ricaduta
del piombo sul fondo, incuriosisce ulteriormente il pesce.
Come ci diceva nelle pagine precedenti, la gallinella é
un pesce curioso, pensate che una volta gli si é
slamata a pochi metri dala barca, l'esca c'era ancora e
così gli ha riposizionato l'esca vicino, ma il pesce
anzicché andare sull'esca non va ad ingoiare il piombo
colorato. Proprio così.
La frizione dei mulinelli?
Difficile estrarre filo dalla bobina, frizione quindi molto
stretta perchè la gallinella ha una bocca dura e
l'amo deve conficcarsi subito, aiutandosi con alcune potenti
pompate sulla canna.
Le poste?
Le poste migliori sono quelle con "sporcizia"
le cosiddette tenute o presure (il termine deriva dal fatto
che in quelle zone le reti venivano trattenute appunto dal
fondale) ma lontano dalla costa. E così spesso al
posto della gallinella veniva su l'amo con conficcata una
grossa conchiglia od un mollusco; alcune volte la trattenuta
era talmente forte da far pensare ad una grossa gallinella,
ma era sempre l'amo che si impigliava in qualcosa di duro
e in quel punto più sporgente dal fondo.
|