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Indice Pesci e TecnichePesca di Bolentino  dalla barca: Pagello

Elenco programmi e risultati delle principali gare di pesca d'altura per l'anno in corso

 

Pesca dalla barca:

Bolentino al Pagello

Alto Adriatico

INDIANA (Andrea)




Siti delle barche con gli equipaggi e i racconti delle loro avventure in mare


Racconti ed immagini di alcune catture segnalateci per l'anno in corso e passati.

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Alto Adriatico: pesca del Pagello

 

L'appuntamento è alle ore sei al porto di Jesolo: sono in leggero ritardo e fremo perché il mio equipaggio non sgarra mai di un minuto.
La barca è pronta, attrezzata per ogni tipo di pesca.
Le previsioni meteo non sono tra le migliori; infatti, guardando verso Trieste il cielo è piuttosto cupo, e l'atmosfera appare livida. Qualche tuono in lontananza sottolinea la presenza di una perturbazione, ma il mare è bello, troppo bello, per rinunciare a priori.
Ci chiama lo sento.
Via dunque, rotta per 157°; direzione 13 miglia, dove ci sono diverse secche, fra le quali due molto vicine tra loro, in passato risultate piuttosto proficue.
Nel procedere verso la meta veniamo "distratti "prima da alcuni salti fuor d'acqua di un tonno, poi dalle evoluzioni di un branco di delfini. Per quante volte possa essere già accaduto, la loro vista è da sempre considerata di buon auspicio; quasi fosse un segnale di benvenuto che ci dà il mare. La loro maestosa bellezza, va colta anche come un monito a rispettarne, con un corretto prelievo, il diritto alla sopravvivenza. Giungiamo nel luogo designato, dove, con un certo disappunto, rileviamo che la secca è già occupata da un'altra imbarcazione.
Le imprecazioni non si fanno attendere, soprattutto quando vediamo salpare dei grossi pagelli. Ripieghiamo pertanto sul vicino punto precedentemente citato. L'ecoscandaglio ci fornisce immediatamente utili indicazioni e si distingue chiaramente il fondo roccioso. A questo punto dovremo risolvere il problema se pescare ancorati o a scarroccio.
La pesca allo scarroccio viene eseguita con poca corrente e poco vento, in modo da scarrocciare lentamente, e solo dopo aver individuato il branco possiamo fermare la barca con l'ancora. Questa tecnica consente di individuare i pagelli durante il tragitto che compie l'imbarcazione. Una volta individuati i pesci basterà lasciare in mare un segnale (una bottiglia di plastica) ancorato con un sagolino e un piombo da 500 gr. Così facendo, una volta che durante lo scarroccio le abboccate diminuiscono, basterà rimontare la corrente o il vento per ritornare nei pressi del nostro segnale. Decidiamo di ancorarci perché la postazione ci appare ideale per la pesca del pagello.

Il pagello, infatti, è un pesce che in Alto Adriatico predilige profondità che vanno dai 18 ai 30 metri, anche se risulta frequente trovarlo su scogli isolati, dove tende a riunirsi in branchi numerosi, per poi ritornare al largo una volta riprodottosi.
L'alimentazione del "ribon", così viene definito nel dialetto veneto, è assai varia: infatti, si compone di molluschi, gamberi vivi, piccoli tentacoli di totani, etc.. Con un pizzico di fortuna è possibile catturare anche qualche sarago, sparide con il quale il pagello si unisce frequentemente. Questo è il periodo migliore per effettuare la pesca con il bolentino perché tendenzialmente il pagello rientra sulle poste in autunno inoltrato.
Il vantaggio di pescare ancorati, permette di effettuare una prima pesca per togliere la minutaglia, per poi lasciare posto ai sospettosi grossi esemplari che, scarrocciando, verrebbero preceduti sicuramente sulla mangianza del pesce piccolo. Capito il concetto di una corretta posizione della barca rispetto al fondale, occupiamoci ora della nostra attrezzatura.


( Attrezzatura )

 

 


Pesca al Pagello

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Attrezzatura

La cronaca

 

28 Febbraio - 2004 (Powered by Net Tuna)