Traina allo spada di notte? con gli artificiali?
Consigli preziosi
Ricordo una telefonata tra noi due: gli dissi che avevo
sperimentato e trovato eccezionali per la pesca al vela
e ai marlin bianchi e striati un amo da salmoni della Mustad,
il 95103XC: li avevo usati per alcuni tornei importanti
di pesca e la mia vittoria in alcuni di essi era dovuta
a questi ami.
Gli dissi che avevo perso non più di un 10-15% dei
pesci allamati, quasi nessuno al leader.
L'unico problema di questi ami, aggiunsi, è che
sono fatti per arrugginirsi presto in quanto non inox e
possiedono un ardiglione appena accennato.
Erano e sono ancora infatti considerati, ami usa&getta
ideali per il release del pesce specie quando si pesca con
lenze ultrasottili: in tal modo il pesce se ne libera in
non più di 3 giorni.
Dissi però a Mark che ne esisteva una versione
in acciaio inox, tripla forza, costruita sia da Mustad che
da VMC aggiungendo che doveva montarli a 90° per avere
il massimo campo di penetrazione, così come consigliatomi
da Trevor Cockle lo skipper dell'Hooker.
Mark provò sia gli uni che gli altri trovandoli
entrambi ideali allo scopo.
La misura ideale è il 9/0, naturalmente montati
a 90°. Il cerchio, perfetto, era adesso finalmente chiuso,
così chiuso come la pesca a drifting col calamaro
che dal 1996 è stata abbandonata completamente in
Kenya e da quest'anno anche in Sud Africa e Messico.
Chissà se anche in Venezuela passeranno alla traina,
visto il mare terribile che si ritrovano.
Gli altri vantaggi
Non è difatti solo questione di pescare di più,
ma soprattutto di pescare meglio.
Il drifting notturno infatti, specie in acque quasi sempre
turbolente come quelle del Kenya e del Sud Africa (per non
parlare di quelle venezuelane) diventa appannaggio dei duri
di stomaco e degli indomiti, dei braveheart insomma.
Il drifting di notte è noioso perché monotono,
è faticoso perché le esche vanno cambiate
in continuazione verificandone costantemente l'angolatura
per farle stare lontane dalla barca, altrimenti quando il
pesce parte la lenza si rompe strusciando sullo scafo; una
cosa che con mare formato e vento freddo sfianca tantissimo,
mettendo a dura prova equipaggio e pescatori, senza poi
considerare l'incubo squali che toglie al pescatore diverse
ore di pesca allo spada Inoltre, in drifting si è
giocoforza legati ad un campo d'azione limitato.
Sappiamo infatti per esperienza che gli spada non stanno
tutte le notti nello stesso luogo poiché seguono
i banchi di calamari e di altre specie-foraggio.
Se una notte si incappa nella zona sbagliata il cappotto
è quasi matematico.
Appaiono ovvi quindi, in relazione ai problemi suesposti
insiti nel drifting, come la traina di notte sia la soluzione
ideale per la stragrande maggior parte dei pescatori anche
per quelli che intendono raggiungere risultati al limite
del possibile: faccio riferimento ai pescatori a mosca e
a quelli su lenze ultraleggere in odore di record del mondo.
Questi infatti, dato che lo spada risulta estremamente
aggressivo e tutt'altro che sospettoso, possono avere qualche
chance su pesci teaserati sino a pochi metri dalla barca:
è proprio così infatti che il pescatore a
mosca marocchino Foud Al-Sahoui ha realizzato i suoi due
record del mondo sul B's Nest...
Come
si pesca »
|