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Elenco programmi e risultati delle principali gare di pesca d'altura per l'anno in corso.

 

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Deep Water Sportfishing

" INCA "




Siti delle barche con gli equipaggi e i racconti delle loro avventure in mare

 

 



Racconti ed immagini di alcune catture segnalateci per l'anno in corso.








Pesca in Kenya

 

Il giorno dell'arrivo

 

Dopo neanche un'ora dall'uscita dall'aeroporto, eccoci già in barca che ci cambiamo vestiti, e c'incremiamo a puntino per evitare le scottature.


Di botto siamo passati dai pochi gradi sullo zero di Malpensa ai circa 30° di quei posti, e… e chi ci pensa più al gelido inverno padano, siamo tutti presi a fare amicizia fra di noi e con l'equipaggio di bordo, vogliamo subito capire come comportarci, cosa stiamo insidiando, a guardare il paesaggio costiero, la limpidezza dell'acqua, il blu profondo e…. che diamine, abbiamo una settimana intera da passare in mare, capiremo un po' alla volta. Una cosa è sicura, siamo ben accolti, c'è chi ci pensa ad innescare e a controllare le esche in pesca, nonché a portarci dove ci sono le mangianze. Un po' di frutta, qualche bibita e … che spassoso.


Le valige e l'attrezzatura portata (circa metà di negozio di pesca) sono invece in viaggio su gomme portate da Eligio direttamente da Monbasa a Shimoni, un compito che non gli aggrada perché il suo posto è al comando dell'imbarcazione INCA, ma con lui per il trasporto via terra, degli effetti personali, ci sentiamo più tranquilli.

Albergo Tamarind - Mombasa

 

Il viaggio via mare seppur più lungo di quello via terra ci permette di immergerci direttamente in queste fantastiche acque ma soprattutto fa in modo che l'acclimatamento avvenga in modo graduale grazie alla dolce "brezza" procurataci dalla velocità di traina che varia dai 7 agli 8-9 nodi. Appena usciti in mare aperto, ed abbandonate le correnti procurate dalle acque che dall'insenatura si riversano nell'oceano, ecco subito due boniti di qualche chilo che vengono "stivati" per essere pronti all'occorrenza.


Il viaggio procede tranquillo senza particolari emozioni, le mangianze sono tante, ma su di esse non insistiamo molto, l'esca è già stata fatta, verso la parte terminale su scia dell'INCA uno spettacolare salto di un whaoo sveglia l'animo dalla stanchezza del viaggio. Il pesce manca l'esca di poco, peccato, ma il solo spettacolo del salto e della ricaduta ci ripaga abbondantemente.


L'imbarcazione SASUMAI, che procede più accostata alla riva ha l'opportunità di imbattersi in alcuni squali elefanti intenti a fare incetta di gamberetti e krill costituito anche da piccole cannocchie, uno spettacolo unico che spesso permette di avere questi pesci molto vicini alla barca e alla portata delle telecamere e di fronte ai quali si rimane ad osservarli per minuti interi. Pesci enormi ma innocui, cosa insolita per queste acque dove anche le vongole hanno denti affilati, si fa per dire, ma una caratteristica comune ai pesci di queste acque è che se si escludono le lampughe e i tonni pinnagialla, per i restanti se non hanno denti aguzzi, hanno sicuramente "nasi" affilati e pericolosi.


Siamo ormai giunti al villaggio, mancano meno di 10 miglia a Shimoni ed è il SASUMAI con il pesce in canna, è un pesce vela che non ha resisto alle attrazioni fatali delle loro esche. Dopo la lunga fuga iniziale e il salto di rito del pesce fuor d'acqua, inizia il combattimento che porteranno a termine in poco tempo portando il pesce in barca.


Sull'imbarcazione INCA si cominciare a respirare aria di combattimento e come non detto, dopo poco tocca proprio a lei con uno strike notevole che coglie tutti impreparati, anche se il da farsi all'inizio è in questi casi ben poco. La partenza è di quelle notevoli, il filo fuoriesce dal mulinello all'impazzata, poi il pesce salta fuori dall'acqua, e fin qui il rito è il solito, ma il pesce non è un vela bensì un Black Marlin di non grosse dimensioni. Dopo la ricaduta in acqua successiva all'esecuzione del triplo salto carpiato il pesce anziché allontanarsi ulteriormente per prendere altro filo, si dirige verso di noi mettendo in bando il filo e pochi istanti dopo lo vediamo fuori dal pelo dell'acqua ma non proprio in verticale che compie enne giri su se stesso.


L'intento, voluto o no, di attorcigliarsi il terminale sul suo rostro che, nella ricaduta in acqua e ora nel suo allontanamento, si … si .. schianta, lo porterà a liberarsi dalla presa fastidiosa.
Il terminale in acciaio a più fili viene rotto e il pesce, che ormai è sparito nel profondo blu, ancora impaurito è sicuramente fiero, fiero d'averla vinta lui.
Noi rimaniamo un po' interdetti e cerchiamo di capire come possa essere successo, cosa si poteva fare, cosa si poteva evitare …. ma cosa c'è di più bello quando è anche lui che vince?


Siamo già dentro l'insenatura dove si trova il villaggio sul mare, gli occhi sono sgranati nel memorizzare quelle immagini della vegetazione sulla costa, i baobab sono come fari, maestosi come sempre, tutto è nuovo, finalmente mettiamo i piedi in terra dopo nove ore di volo e circa 6 di navigazione.

 


( Il Villaggio »» )

 


In Kenya con "INCA"

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23 Maggio - 2005 (Powered by Net Tuna)