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Elenco programmi e risultati delle principali gare di pesca d'altura per l'anno in corso.


Tonni e Mandrie,

Strana analogia?

Nov.2003




Siti delle barche con gli equipaggi e i racconti delle loro avventure in mare

 

 



Racconti ed immagini di alcune catture segnalateci per l'anno in corso.






Tonni e mandrie, strana analogia?

Mahhh!! Forse le sappiamo tutti, e vogliamo tacere su quanto già siamo a conoscenza; inutile però chiudersi gli occhi. L'abbondanza di catture e dimensioni generose di diversi anni fa, ma poi non tanti, sono ancora nel ricordo di tanti. Dalle parti di Pesaro e Cattolica girava a fine anni ottanta, inizio novanta anche il tonno sfregiato, così soprannominato dai pescatori locali dopo alcuni incontri con quel pesce. Era un tonno che presentava sul dorso una cicatrice provocata da qualche elica o scafo o chissà cosa, ma non era quello a farlo distinguere dagli altri, bensì la sua mole di cui siamo venuti a conoscenza solo dopo che è rimasto dentro la rete di una volante a Pescara nel 1992 circa. La sua presenza sotto la barca in pesca, appariva il doppio di tutti gli altri e, siccome gli altri tonni erano del leggero peso di oltre 250-300 Kg, si guardano bene di fargli mangiare l'esca, conoscendo come tiravano gli altri più "piccoli" e con la rudimentale attrezzatura del tempo, era plausibile non fosse gradita la sua allamata. Ma era comunque uno spettacolo vederlo aggirarsi sotto la barca a pochi metri dalla superficie. Lo "sfregiato", una volta pescato più a sud, risultò di poco oltre i 600 Kg, per la precisione da quanto riferito, l'ago si fermò sui 618 Kg. Niente male, chissà quanti ce n'erano di queste dimensioni un tempo.

 

Il termoclino
Vogliamo pensare, nonostante le cause a tutti note, che il drastico calo del tonno nella stagione 2003, sia imputabile a condizioni meteo climatiche del tutto eccezionali, ripetibili solo nell'arco di diverso tempo, quindi anche ad una variabile che per la sua parola non implica di fatto un persistere dell'evento.
Per diversi mesi, molta insolazione, assenza di piogge ed apporti d'acqua dai fiumi, poco rimescolamento dell'acqua o dei suoi strati, hanno fatto si che le poco profonde acque dell'alto adriatico si riscaldassero eccessivamente, e mentre un po' più a sud con fondali di 50-60 metri, il termoclino si stabilizzava intorno ai 20-25 metri, in alto Adriatico questa misura coincideva quasi con la zona prossima al fondale, spesso torbida per le mucillagini che vi si depositano ed altri materiali in sospensione.
Se il tonno spesso lo si vede saltare in superficie, non vuol dire che questa zona sia il suo abituale strato di nuoto, magari è li perché sta mangiando o meglio cacciando il vivo, la maggior parte delle allamate avviene infatti intorno la zona del termoclino, zona di passaggio fra due strati d'acqua a differente temperatura, e sotto il quale preferisce spostarsi, perché l'acqua è più fredda e ricca in ossigeno.

 

( segue )

 

Tonni e Mandrie....

Premessa

Stagione 2003

Fenomeni ed eventi

L'effetto mandria

 

8 Novembre - 2003 (Powered by Net Tuna)

 


Team Degoder di Pesaro