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Ricciola Zebrata di 30 kg

 

Zebradue: Traina ricciola

Foto ingrandita ( 88 Kbyte )

 

Inizia tutto la sera prima del 9 ottobre 2004, anche se è un po' che si freme per una bella giornata di traina.
Arriva la telefonata e Zebra (Domenico) mi trova al negozio per gli ultimi preparativi.
Terminale Sottile !
Zebra, sfondi una porta aperta, rispondo io.


Qualsiasi cosa pur di riuscire ad ingannare la ricciola, ammesso che abbia voglia di mangiare con decisione, comunque le premesse sono buone visto il periodo e alcune catture interessanti fatte da Oriente e JK del CN Pesaro poco tempo prima.


Al mattino tutti puntuali, l'equipaggio è al completo, Domenico, Pieri, Sandro, ed io. In poche occasioni Zebradue riesce ad essere al completo; che sia la volta buona e nessuno vuole mancare all'appuntamento? Vediamo se sarà così.


Mentre usciamo dal porto canale, prepariamo le canne leggere con le mattassine bianche per cominciare a trainare alle aguglie appena siamo fuori dall'imboccatura del porto.
Ci teniamo sottocosta e subito notiamo che, nonostante l'ora, non siamo gli unici intenti a fare la stessa pesca, qualcun altro è già a fare striscio alle scogliere mentre il Ciaopà ci raggiungere poco dopo e la zona diventa una strada trafficata.


Le acque sono un po' torbide e così fatichiamo non poco per fare solo 3 aguglie di cui solo una ha dimensioni non consone per essere innescata dai nostri ami.
Uno sguardo intenso e ci capiamo al volo; basta insistere a trainare per le aguglie,, abbiamo un po' di pastura e se proprio serve, faremo un po' di esche in zona di traina alla ricciola, zona torri.
Ci sistemiamo, copriamo la coffa con le esche vive e via in vela per 60 gradi, destinazione il fungo dell'amore.
Il mare è buono, l'orizzonte è sgombro da nuvole, la temperatura è mite, manca solo Lei, la tanto e tanto attesa ricciola.


Durante il percorso prepariamo i terminali, le lenze e quanto serve avere a portata di mano. Non siamo ancora arrivati a destinazione che Zebra lascia i comandi a Pieri, scende in cabina e dopo poco esce con un sacchetto con del sale grosso. I primi attimi non capiamo le intenzioni, poi comincia la benedizione e gli spergiuri contro il malocchio; è tutta una pioggia di sale grosso su di noi e la barca. Alla fine quasi non si riesce a caminare a piedi scalzi sul pozzetto. Speriamo che anche questo rito serva a qualcosa !! In passato c'é chi ha fatto di più e per i tonni si è recato perfino in processione ad un santuario della zona.


S'inizia ad intravedere la sagoma del fungo e con essa anche qualche barca in zona; è un sabato e quindi è facile trovare un po' di traffico, ma è una cosa che abbiamo messo in conto.
Una volta arrivati ci assale la frenesia di calare l'aguglia in acqua, e così viene fatto, senza curare troppo il contesto del momento, scarroccio e corrente. E' più la premura di evitare ulteriore stress all'esca che comincia a dare segni di non buona ossigenazione.


C'è un po' di mare da NW mentre la corrente da SW è forte, esca sui 20 metri, due ami innescati sulla povera aguglia, tubicino in plastica (starlight) sul piccolo rostro per tener ferma la lenza durante la traina lenta.
Cominciano i primi giri ed è subito incoccio con perdita dell'esca ma non degli ami. Poco dopo perdiamo anche la seconda aguglia, non è semplice, bisogna manovrare la barca per evitare i tanti ostacoli presenti in zona.
Niente da fare anche per la terza aguglia, non sembra la giornata giusta nonostante il sale grosso sia ancora ben presente sul pozzetto della barca.


Ci assale lo sgomento, ma senza perderci d'animo, caliamo il sacco di pastura per richiamare un po' di minutaglia da poter usare come esca viva. Riusciamo così a fare tre suri sui 3-4 etti di peso, giusto in tempo prima di accorgerci che il sacco di pastura se n'era andato via con la corrente. Era stato legato male. La giornata sembra continuare storta e solo la sorte ci può assistere?
Inneschiamo subito un suro con amo trainate più piccolo sul naso e quello pescate infilato su un fianco, ricaliamo la lenza a 20 metri, piombo guardiano a 12-15 metri dall'esca, palloncino e via di nuovo in traina lenta-scarroccio. Siamo nuovamente in pesca con un'esca fresca ed altre due vive in barca. Il terminale montato è di 50 lbs come concordato la sera prima, ma va a sapere che……

 

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27 Dicembre - 2004 (Powered by Net Tuna)

 


Zebradue - Domenico del CN Pesaro ( Foto successiva )