Tuna Cup

 

Team - Equipaggi

 

Catture

Indice BigGame.it
La pesca del Tonno in DriftingTecniche di pasturazione in drifting al tonno




Elenco programmi e risultati delle principali gare di pesca d'altura per l'anno in corso.

 

Pesca al Tonno:

Tecniche di

pasturazione




Siti delle barche con gli equipaggi e i racconti delle loro avventure in mare

 

 



Racconti ed immagini di alcune catture segnalateci per l'anno in corso.








NEWS

Variare quantità e .... (2)

 

La rosetta

Noi la chiamiamo così forse perché nel scendere in corrente, forma una rosa di pezzi di sarde che per numero ed ampiezza simula un branchetto di pesci e minutaglia. Si prepara tagliuzzando un cospicuo numero di sarde, ognuna tagliata in 4-5 pezzi (sarde adriatiche) fino a riempire circa 1/3 di un normale secchio.

Poi lo si riempie di acqua e lo si getta vicino alla barca, continuando a gettargli secchiate d'acqua per far si che i pezzi scendano allontanandosi fra loro in un mare di bollicine. L'effetto è eccezionale a dir poco, lo si esegue circa ogni ora di pasturazione, al posto del getto simultaneo delle 10 sarde sopra menzionato.

La luce del sole riflette sui pezzi argentati delle sarde tagliuzzate aumentando così anche la visibilità della pasturazione. Non bisogna anche in questo caso esagerare sia in quantità che in frequenza in quanto i tonni sono capaci di mangiarsi anche i pezzettini della nostra pastura, non sono solo ghiotti della sarda intera.

Il rumore dell'acqua delle secchiate sulla superficie del mare, fa il resto.

Come valutare se la scia interseca le nostre esche?

E' una domanda a cui bisogna saper rispondere perché é fondamentale per la buona riuscita della giornata di pesca, Tonno permettendo.
Ritorneremo sull'argomento quando parleremo degli inneschi e di come mettere le canne in pesca, ma appunto, riuscire, variando verticalmente la scia, ad intersecare le nostre esche é buona cosa, ma lo é di più se riusciamo a mantenerla il più possibile nella zona voluta.
La domanda è analoga se posta nei termini: a che profondità devo posizionare le esche; teniamo in considerazione che la maggior parte delle ferrate avviene nella fascia dai 25 ai 15 metri.
Ritornando alla domanda, si può dire che ci vuole un po' di "fiuto" ed occhio, nonché una buona dose d'esperienza.
Le prime volte vale la pena uscire con qualche amico che abbia una discreta esperienza, gli si paga l'uscita e lui sarà solo contento. Ma in cambio ti insegnerà qualcosa dal vivo.
Proviamo quindi a gettare una sarda a prua della barca, barca di cui si conosce perfettamente la lunghezza. Quando la sarda passerà al traverso della poppa, bisogna calcolare la profondità a cui si trova e fare i seguenti conti.
Esempio:
Se su 7 metri di barca, la sarda é scesa di 4 metri, allo specchio di poppa, (calcolati dalla superficie dell'acqua) per arrivare sulla zona delle esche, non quelle dei palloncini, ed essere alla profondità di 32 metri (esempio, ultima canna), devi fare (32:4=8 volte la lungh. della barca) . Poi 7 x 8 = circa 56 metri. La canna posta a 40 metri dalla poppa, con svolazzo dal piombo di 7-10 metri, potrebbe essere posizionata bene se ha il piombo a circa 30 metri dalla superficie, potrebbe quindi essere nella scia della pastura. Ma quando mai i fili scendono verticali al fondo? Poche volte, e solo quando c'é una gran calma.
E quante volte la corrente più a fondo, cambia velocità o direzione? Non sempre, ma succede.
Io solitamente uso variare la distanza del palloncino dalla poppa o la zona in cui getto le sarde, senza quindi tirar su ogni volta le esche per cambiare profondità al piombo.

Ma nel Forum di Discussione sulla pesca in mare, Stefano, ("tonno" come nick name) ci ha spiegato un suo sistema che ci libera dal fare i calcoli, ecco la sua spiegazione.
<<Più volte ho usato un sistema simile a quello da te descritto e che (forse) tiene in considerazione anche le differenze di correnti dovute alla profondità.
Si tratta di legare ad una sarda un filo, appunto 0.12 o simile della lunghezza di circa 20 metri con all'estremità legato un qualcosa di appena galleggiante, ciò che vuoi o che trovi in barca in quel momento è sufficiente, l'importante è che con il peso della sarda possa affondare.
Spesse volte ho utilizzato un piccolo brandello di palloncino.
Così facendo, quando la sarda ha raggiunto i (circa) 20 metri di profondità farà affondare il segnalatore, mantenuto costantemente sotto osservazione dal pescatore, e quindi indicherà la distanza dalla barca in cui posizionare l'esca, appunto a quella profondità.
Certo non è scienza perché tale sistema non tiene conto della corrente che va a incidere sul filo di nylon, ma dato il sottile spessore penso che possa essere accettato con un buon margine di tollerabilità.

 

(Casi insoliti??)

 


La Pasturazione

Premessa

La strisciata

In Adriatico

In Tirreno

La qualità della sarda

Il Macinato

Variare quantità e ..

Casi insoliti??

I Gabbiani

I Delfini

Risalire la scia

Richiami alternativi

 

8 Maggio - 2002 (Powered by Net Tuna)