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Indice Pesci e TecnicheInizio Articolo:  Bolentino Notturno alla Palamita




La pesca alle palamite, sgombri, occhiate praticata dai barconi o o motonavi italiane.


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Palamita in notturna 2^ parte

 

Anche dei delfini neanche più un segnale, l'eco segna il pesce poco sotto la zona del termoclino, a circa 20-25 metri d'acqua. Tariamo i galleggianti in modo da pescare in quella fascia d'acqua.

Ecco il primo segnale, il galleggiante con lo star light sopra scompare sotto l'acqua, é una mangiata decisa e non sembra affatto quella di una grossa boga o di un luccardo. Cristian, senza titubare, ferra, ed é sua la prima preda della serata. Nei primi attimi, dopo essersi assicurato di averlo allamato bene, deve cedere leggermente filo, la palamita scende giù con una fuga a strappi.

Poi comincia lentamente a recuperare; la lenza ed il terminale sono equilibrati alla preda e non vuole strafare perdendo magari il primo pesce. Ma non può neanche concedergli molto, ci sono i pali della piattaforma che rappresentano un rischio per la lenza.

Ma la palamità non é una ricciola e sceglie quindi di rimanere a quella distanza dalla barca, intanto noi recuperiamo per permettere un corretto combattimento del pesce. La palamita é ormai stanca, si comincia ad intravvedere la sagoma chiara sullo sfondo scuro del mare. Guadino alla mano e Claudio non se la fa perdere.

Sono arrivate! Chissa perchè diciamo così, ma siamo eccitati dalla prima cattura, mentre dalle altre barche ancora niente. Lanciamo subito alla distanza dove é avvenuta la prima cattura, una ventina di metri dalla poppa, nella zona dove la luce lascia lo spazio all'oscurità della notte.

Ed é subito il Bis, questa volta tocca a Claudio. Anche qui la palamita da il suo da fare, il terminale che usa Claudio e dello 0,23 e non vuole rischiare, e così dopo alcuni minuti il pesce comincia a cedere e finalmente anche lui arriva a guadino. Poi tocca a me, e poi ancora Claudio, é un momento magico.

Dopo alcune ore senza nessuna allamata ora il pesce comincia a mangiare, sono quasi le due di notte e anche le altre barche vicino a noi hanno cominciato a mettere a segno diverse catture.

Ma le condizioni cominciano a cambiare, ha cominciato a venir su vento da terra, libeccio, e comincia ad esserci un po' d'onda; la cosa non ci piace molto, per il rientro infatti prevediamo d'avere il vento contro.

La luna intanto é venuta su all'orizzonte, mentre abbiamo già 6 palamite nel pozzetto e il pesce ha smesso di mangiare. Aspettiamo ancora una buona mezz'ora, ma più niente.

Basta, rientriamo!

Siamo stati pronti a sfruttare al massimo quel momento magico in cui il pesce si buttava sulle nostre esche e, abbastanza soddisfatti, decidiamo per il meglio.

Prua a terra e via.

Il rientro é fantastico, anche se con un po' di mare che rallenta la velocità, ma che comunque con l'oscurità non saremo sicuramente andati veloci. E' fantastico il cielo stellato che, poco distanti dalle luci della piattaforma, appare in tutta la sua bellezza.

Lascio al comandante Claudio il compito di scrutare quel poco che si vede sulla superficie del mare, onde evitare ostacoli (tronchi eventuali, anche se non è stagione) io mi stendo sul pozzetto anche se sporco e mi godo lo spettacolo stellare.

Ma veniamo all'uscita precedente effettuata la settimana prima con altri amici sempre del Club di Pesaro.

 

( segue ) »»

 


Bolentino - Palamita

Tonni e palamite

Drifting pomeridiano

Willy, ricompare

Le palamite ad agosto

Le palamite 2^ parte

Le palamite 3^ parte

Le palamite 4^ parte

GALLERIA FOTO

 

5 Febbraio - 2002 (Powered by Net Tuna)