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Racconti ed immagini di alcune catture segnalateci per l'anno in corso.



NEWS

Reperire l'aguglia viva

 

Sono tanti i modi per reperire l'aguglia viva, ma vi illustriamo come abbiamo fatto noi.
Sono le 9.30 del 27 Ottobre e iniziamo a calare le 3 canne da 8 libbre per la traina all'aguglia. Terminale costituito da 150 cm dello 0,20-0,22 e la meciuda bianca (ne esistono di diversi colori) al capo opposto legata con un normale nodo per girelle; noi abbiamo usato l'Improved Clinch. Sulla lenza madre un piombo a scorrere di 8 grammi e un piccolo moschettone.

Filiamo quindi le canne dai 50 metri fino a 100 circa; a scalare quindi per non avere problemi di intreccio fra i fili durante le virate.

Procediamo a 100-200 metri dalle scogliere frangiflutti passando anche al traverso dell'imboccatura del porto e della foce del fiume.

 

Non mancano le catture, aguglie di media dimensione mentre sulla lenza non piombata, che lavora sotto il pelo dell'acqua, prendiamo due aguglie di ridotte dimensioni, adatte più probabilmente per la traina alla spigola nel sottocosta.

Diverse sono le beccate ma spesso non ci rimane. L'aguglia attacca la meciuda come farebbe un normale rostrato; con il "becco" si butta sulla meciuda per stordirla ma vi rimane intrappolata.

Il recupero delle aguglie deve essere continuo, senza bisogno di ferrata alcuna, visto che non si utilizza l'amo.

La velocità di traina é fra i 2 e 3 nodi, ma non continua. Di tanto in tanto abbiamo infatti variato la velocità per vedere qual'era l'ottimale. Abbiamo ferrato nelle situazioni più diverse, come mentre la barca virava oppure quasi in abbrivio a 1,5 nodi o a 4 nodi.

L'aguglia una volta in barca deve essere messa nella vasca del vivo e liberata dalla meciuda. Evviva, non sporca come la seppia o il calamaro sembra poco invece....

 

La meciuda permette di non ferire il pesce ma quando é ora di liberarla dalla bocca dell'aguglia bisogna procedere con cura.

E' facile infatti rompere il rostro, cosa da evitarsi, e di premere sul pesce rovinandone la vivacità.

Nonostante pensiamo che il vivo sia sufficiente, ci fermiamo a trainare altri 20 minuti, ed ecco la quinta aguglia che sarà la decisiva. Non volevamo rischiare infatti di fare 20 miglia per ritrovarsi nel momento ottimale senza l'esca viva.

Di meciuda ne esistono di diversi colori, noi abbiamo provato quella bianca in acque non molto belle ma sappiamo che anche gli altri colori funzionano bene.

 

( Mantenere l'esca viva ) »»

 

 


Ricciola in Adriatico

Reperire l'aguglia

Mantenere il vivo

L'innesco dell'aguglia

L'azione di traina

Il Palloncino

L'allamata

La Mangiata

L' Esca Artificiale

Galleria fotografica

 

5 Novembre - 2001 (Powered by Net Tuna)